Pneulife, Consorzio nazionale senza scopo di lucro, garantisce l’intera filiera di gestione degli Pneumatici Fuori Uso, PFU, operando lungo tutta la filiera.
Fornire un servizio efficiente, e nel rispetto totale dell’ecosistema, è la priorità per Pneulife.
Eccellenza procedurale, ottimizzazione dei processi, modelli di prevenzione e di controllo, completa tracciabilità, sistema di raccolta capillare in tutta Italia, partner qualificati, salvaguardia dei valori ambientali, gestione efficace delle risorse naturali, avvio a recupero delle componenti contenute all’interno degli pneumatici fuori uso e reintroduzione delle materie prime seconde in nuovi cicli produttivi: tutto questo è Pneulife.
Innumerevoli i vantaggi sia in termini di business sia di sostenibilità ambientale:
46% elastomeri
21% nerofumo
24% metallo
6% tessili
1% zolfo
2% altri ingredienti
Il Consorzio Pneulife gestisce i rifiuti prevalentemente provenienti da gommisti, meccanici, demolitori.
Il destino finale del rifiuto derivante dagli Pneumatici Fuori Uso è un tema che sta molto a cuore a Pneulife.
Agire in maniera “green” significa anche coniugare l’efficienza procedurale con l’eliminazione, o quantomeno con il contenimento, dei rischi per l’ambiente e la salute umana.
Per questa ragione Pneulife si avvale di un trattamento orientato alla produzione di Materie Prime Seconde, MPS, piuttosto che alla termovalorizzazione. Questo permette una gestione più sostenibile e un minore impatto ambientale grazie anche al recupero del materiale che può così essere reintrodotto in nuovi cicli produttivi e utilizzato - in linea con i principi fondanti dell’economia circolare - per esempio come materiale per manufatti in gomma, miscele per nuovi asfalti e molto altro ancora.
Pneulife è in grado di garantire una percentuale di recupero di materia che può essere quantificata all’80% del totale degli PFU trattati lungo l’intera filiera di raccolta e recupero.
Rispetto costante delle procedure richieste dalla normativa in essere
Monitoraggio e azioni di prevenzione al fine di evitare il proliferare di traffici illeciti (promuovendo così nuovi impieghi degli PFU) e garantire la totale sicurezza di impianti e lavoratori
Tra gli obbiettivi c’è quello di privilegiare il recupero di materie prime rispetto al recupero per termovalorizzazione degli PFU trattati.